AMANDOLA – Sono in corso i lavori di riparazione post sisma del cineteatro di Amandola, per un importo di 3,4 milioni di euro.
Si tratta di un intervento relativo alla sub-misura A2.1 del Pnc Sisma, che vede il demanio nelle vesti di soggetto attuatore e che andrà ad agire sull’immobile situato nel centro abitato, costituito da due corpi di fabbrica (l’altro è il cineteatro “Europa”) separati ma adiacenti, costruiti intorno all’anno 1938. I lavori finiranno entro la fine del 2025. Una volta ultimati è previsto il trasferimento del bene al comune di
Amandola.
«Ringrazio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Usr, l’Agenzia del demanio e il sindaco Adolfo Marinangeli per questo avanzamento che restituirà alla comunità di Amandola un luogo storico e di importanza sia per l’amministrazione che per la socialità – dichiara il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Questo è solo uno dei tanti interventi finanziati con
il Pnc che stanno andando avanti o sono già stati inaugurati. La rigenerazione urbana è rigenerazione sociale, specialmente nei borghi dell’Appennino centrale».
«Ringrazio il senatore Castelli per l’impegno che ha messo in questa ulteriore opera pubblica, a nome di tutta la città – dichiara il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli -. Questa opera è importante per la cultura, la storia e la tradizione culturale del comune di Amandola. Un ringraziamento anche al direttore regionale del demanio, Christian Torretta, per il suo impegno, dedizione e presenza a favore della risoluzione di una situazione annosa per la città. L’intervento di Torretta e Castelli ha portato alla risoluzione, a favore della città di Amandola».
Il Cineteatro è un edificio a due piani con ampie superfici finestrate e simmetriche ed è leggermente più alto del cineteatro; al momento del sisma 2016 era sede degli uffici comunali e di spazi gestiti dal comune (c’era anche la sede della polizia municipale), di associazioni e di un locale bar/cucina al piano terra. Tra i lavori previsti, ci sono quelli relativi al cambio di destinazione d’uso ad ufficio della parte adibita a
centrale termica, che consentirà di chiudere la porta sul lato nord e ricostituire così l’aspetto originario del prospetto, effettuando un efficace recupero storico/architettonico.