PORTO SANT’ELPIDIO – «Questa sera, in Consiglio Comunale, anche se non cambierà nulla e non potremo in alcun modo impedire niente, noi non ci saremo: facciano pure da soli». Con questa nota congiunta, i gruppi consiliari di opposizione annunciano la loro assenza all’assise di questa sera dove si voterà il bilancio e il Dup.
«È completamente inutile e forse pure grottesco chiedere collaborazione e spirito costruttivo all’opposizione, appellandosi – un tanto al chilo! – al fin troppo vituperato “senso di responsabilità” e a quello di attaccamento alla nostra comunità, quando, su tematiche importantissime e rilevantissime come il Documento Unico di Programmazione 2025/27 o il Bilancio Preventivo 2025, atti amministrativi di indirizzo e programmazione centrali ed essenziali nella vita di un ente locale, la maggioranza che gestisce la vita della nostra città (legittimamente e doverosamente, visti i risultati elettorali del 2023) si comporta come siamo stati nostro malgrado costretti a sperimentare in tutti questi mesi nelle Commissioni e nei Consigli Comunali e, in particolare, in occasione della predisposizione e nella illustrazione dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale previsto per oggi, 10 gennaio 2025 – spiegano -. Presentare e “spiegare” la ponderosa e articolata documentazione a supporto di quegli atti – oltre 300 pagine di dati, relazioni e prospetti quantitativi – con “ben” 3 giorni di anticipo, ovvero nella COMMISSIONE PROGRAMMAZIONE, BILANCIO E SVILUPPO ECONOMICO tenutasi nel tardo pomeriggio di martedì 7 gennaio, e pretendere che i Consiglieri possano dirsi adeguatamente informati e consapevoli di esprimere le proprie riflessioni e le proprie eventuali proposte, oltre che – naturalmente – il proprio voto, è naturalmente pura utopia e indice di totale spregio per il ruolo e la funzione del Consiglio e dei suoi membri. In questo modo i Consiglieri (TUTTI, non solo quelli della minoranza!!!) vengono trattati alla stregua di semplici burattini o scimmiette ammaestrate, chiamati ad alzare la propria mano al semplice cenno del loro istruttore, senza capire, conoscere o solo sapere cosa viene proposto: francamente uno spettacolo avvilente e mortificante, soprattutto per chi ha ancora la voglia e la determinazione di ricoprire il proprio incarico con coscienza e spirito di servizio».
«E’ fin troppo chiaro che la maggioranza abbia tutto l’interesse e non voglia in alcun modo “essere disturbata” mentre decide e gestisce i (tanti) soldi di tutti noi e, in buon sostanza, non fa neanche molto per nasconderlo – continua la nota firmata Pd, Laboratorio Civico e Paolo Petrini -. Se ci trovassimo in un ambito societario, dato che parliamo di bilanci e di programmi di spesa, è come se il socio di maggioranza facesse del tutto per occultare e nascondere a quello di minoranza, magari anche un po’ rompiscatole ma legittimato per legge ad occupare ed esercitare il proprio ruolo di controllo, dove sono e soprattutto dove vanno a finire i soldi dell’azienda (i recenti esempi su faraonici eventi asseritamente culturali o i contributi più o meno trasparenti e più o meno giustificati ne sono solo un piccolissimo ma indicativo segnale…): come qualcuno sarcasticamente commentava, “in tanti anni di opposizione alle amministrazioni precedenti, neppure il PD si è mai spinto a fare una roba del genere. Temiamo proprio che, alla fine, si finisca con l’affermazione: “adesso ci siamo noi e facciamo così, poi si vedrà”, invece di provare a cambiare per migliorare e migliorarsi».