PORTO SAN GIORGIO – Ore di ansia e attesa quelle che stanno vivendo i familiari di un pescatore di Porto San Giorgio, disperso da ieri pomeriggio in mare. L’uomo, un 80enne appassionato di pesca sportiva, era uscito per una battuta intorno alle ore 16.30 partendo dal porto. I familiari, non vedendolo rientrare, hanno subito lanciato l’allarme e la macchina dei soccorsi si è attivata.
L’anziano non era in possesso di un cellulare né di un Gps, complicando le operazioni di ricerca. Le ricerche sono gestite dalla Direzione Marittima di Ancona, che ha avviato un piano di recupero tempestivo e organizzato. Sin dal momento della segnalazione della scomparsa, avvenuta intorno alle 21 di ieri, le operazioni non si sono mai fermate. Gli uomini della Guardia Costiera hanno attivato un’intensa attività di pattugliamento in mare, utilizzando diverse imbarcazioni per cercare di localizzare il pescatore. È importante sottolineare che le unità impegnate includono anche il Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che si sono uniti agli sforzi già in corso.
Nella serata di ieri è stata trovata, a tre miglia dalla costa, l’imbarcazione del pescatore ma si lui ancora nessuna traccia. Il peschereccio è stato recuperato e trainato in porto dalla Guardia Costiera.
Nella giornata odierna, le operazioni sono state ulteriormente intensificate con l’arrivo di un elicottero della Guardia Costiera, che sta sorvolando la zona. Questo aereo è attrezzato per effettuare scansioni visive dall’alto, un metodo cruciale in situazioni come questa per coprire vaste aree di mare. Oltre all’elicottero, anche un nuovo Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera è atteso sul posto, così come un’ulteriore imbarcazione per potenziare le operazioni di ricerca. La sinergia tra le diverse forze di soccorso rappresenta un aspetto fondamentale nella gestione di emergenze di questo tipo