AMANDOLA – «A seguito della riunione svoltasi il 26 giugno, contraddistinta da un clima di reciproco rispetto e un franco confronto, le sigle sindacali prendono atto della conferma di quanto comunicato a mezzo stampa dal DG Grinta rispetto ad una rimodulazione dei posti letto di medicina Amandola di carattere esclusivamente temporanea, e non prodromica al prossimo strutturale assetto del nosocomio di futura apertura – Inizia così la nota che porta la firma di Micheal Egidi (Fp Cgil Fermo), Giuseppe Donati (Cisl Fp Marche), Luigi Emiliozzi (Uil Fpl Fermo), Gianluca De Paolis (Nursind Fermo) e Anna Donataccio (Nursind Up Fermo), i rappresentati delle sigle sindacali -. Tale dichiarazione è per noi significativamente importante, perché chiarisce e in sostanza sostituisce la nota interna che aveva destato, giustamente, la massima preoccupazione negli abitanti delle aree montane».
Le sigle sindacali hanno in ogni caso chiesto tempi certi per il ripristino della situazione antecedente rispetto ai posti letto disponibili e registrano un impegno da parte della Direzione Aziendale a mettere in atto ogni possibile azione che consenta di risolvere la problematica entro un breve arco temporale, tenendo le OOSS costantemente informate sulle novità. È stato inoltre fissato a tal proposito un limite temporale al 17 luglio pv entro il quale l’azienda riconvocherà la parte sindacale per i dovuti aggiornamenti. L’auspicio di tutte le parti è che entro tale data si siano trovati i giusti correttivi relativi alle risorse umane necessarie a garantire il servizio.
«Nella riunione si è inoltre chiarito che la prevista apertura dell’Obi non inficerà in alcun modo sul reparto di medicina amandola, e che la Direzione si impegna ad operare il massimo sforzo per sopperire alle problematiche relative al Pronto Soccorso, e a reperire tutte le figure necessarie a garantire i servizi – continua la nota -. Sebbene, come OOSS, continuiamo a manifestare preoccupazione per il piano ferie e in generale per la tenuta sistemica dell’organizzazione aziendale, con senso di responsabilità, prendiamo atto della volontà conciliativa della Direzione Aziendale, e del fatto che nessun intervento ulteriore verrà effettuato su Medicina Amandola se non volto al ripristino della situazione ottimale. Ribadiamo infine, unitariamente, le evidenti difficoltà della sanità fermana, per le quali torniamo a chiedere la massima attenzione di tutte le parti sociali coinvolte»