Lilt, prevenzione a scuola e nelle società sportive del territorio: riscontrate patologie nel 40% dei giovani

PREVENZIONE – Promuovere la prevenzione. Anche nei tumori maschili. Un bilancio importante quello tracciato dalla Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Fermo che ha lanciato nel marzo 2024 un progetto volto alla prevenzione del tumore ai testicoli e delle patologie urogenitali maschili. Questo progetto, che ha visto come partner istituzionali Comune di Fermo, Provincia di Fermo, Ast di Fermo e partner di progetto come Farmacia comunale di Fermo, Croce Verde di Fermo, società sportive della città di Fermo, istituti scolastici superiori della Provincia di Fermo, Domus Aurea, rivolto principalmente ai giovani, mirava a sensibilizzare e educare la popolazione giovanile sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce ed è stato realizzato in collaborazione con le scuole e le società sportive del territorio, riconoscendo l’importanza di un’azione sinergica tra educazione e sport per promuovere la salute.

Un grazie alla Lilt per questo prezioso lavoro certosino nelle scuole e nel mondo dello sport lo ha rivolto il sindaco Paolo Calcinaro che ha espresso gratitudine per questo progetto che ha aumentato la sensibilità dell’opinione pubblica su tematiche come questa, che ha spinto a fare maggiore prevenzione, che salva vite e preserva la salute: «Tutelare la salute è molto importante, è un obiettivo prioritario per chi amministra».

«La cultura della prevenzione è entrata grazie alla Lilt nelle aule delle scuole e nelle palestre con maggiore forza e informazione – ha aggiunto l’assessore allo sport Alberto Scarfini che ha portato i saluti ed i ringraziamenti anche dell’assessore alle Politiche Sociali Mirco Giampieri – prossimo obiettivo sarà quelle di proseguire su questa strada anche dal punto di vista della prevenzione dei tumori al seno con un progetto che potrebbe partire con l’avvio del prossimo anno scolastico».

Due mesi importanti per cui sono state organizzate 8 giornate di prevenzione dedicate allo svolgimento di ecografie testicolari gratuite, di cui 5 giornate per le società sportive della città di Fermo e 3 giornate presso gli istituti scolastici ( di queste 2 giornate si sono svolte presso l’Ipsia di Fermo e 1 presso l’Iiss “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio).

Due incontri informativi/divulgativi tenuti da medici e specialisti Lilt si sono svolti nelle scuole superiori del territorio fermano. Questi incontri hanno avuto l’obiettivo di fornire informazioni dettagliate sulle patologie e sulle tecniche di autoesame, coinvolgendo direttamente gli studenti in discussioni interattive, distribuendo materiali informativi e hanno visto la partecipazione del calciatore/testimonial Federico Giaccaglia – ha detto, in sede di presentazione dei risultati, Federico Costantini, vicepresidente provinciale Lilt, insieme al dottor Giacomo Tucci, urologo ed al dottor Luigi Acito, oncologo, che hanno prestato in qualità di volontari la loro opera a servizio di questo progetto e che hanno ringraziato per la collaborazione anche il radiologo dottor Giuseppe Gismondi.

Da sottolineare la collaborazione con le società sportive, per integrare la prevenzione nel contesto delle attività sportive, appunto. Sono stati condotti incontri con atleti e allenatori sia ai fini diagnostici (ecografie) sia per sensibilizzare sulla prevenzione e sulla rilevanza di uno stile di vita sano ed il progetto è stato comunicato attraverso conferenze stampa dedicate e comunicazione mirata attraverso i social media al fine di diffondere al meglio il messaggio di prevenzione

RISULTATI E IMPATTO DELLA PRIMA FASE DI PROGETTO

Durante il progetto e fino ad oggi sono state eseguite in totale 198 ecografie testicolari gratuite. Le patologie riscontrate includono: 55 casi di varicocele, 11 casi di fimosi, 14 casi di diagnosi varie. Il totale delle patologie riscontrate è stato di 80 su 198 ecografie eseguite, con una percentuale di incidenza del 40,4%. Il progetto ha ottenuto una partecipazione significativa sia da parte delle scuole che delle società sportive, con una risposta positiva da parte dei giovani coinvolti. Gli incontri educativi e le giornate di screening hanno registrato un’alta partecipazione, segno di un crescente interesse e consapevolezza riguardo alla prevenzione delle patologie urogenitali maschili. L’iniziativa ha permesso di raggiungere centinaia di studenti e giovani atleti, fornendo loro strumenti pratici e informazioni preziose per la loro salute. La collaborazione con il territorio ha inoltre rafforzato i legami tra istituzioni educative, società sportive e organizzazioni sanitarie, creando una rete di supporto che continuerà a lavorare per la salute dei giovani.

Gli obiettivi del progetto sono sensibilizzare, informare i giovani sulle patologie urogenitali maschili, con particolare attenzione al tumore ai testicoli, che rappresenta una delle neoplasie più comuni tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 35 anni; educazione alla prevenzione: insegnare tecniche di autoesame e promuovere l’importanza di controlli medici regolari, collaborazione con il territorio: coinvolgere scuole e società sportive per creare una rete di supporto e informazione continua, riduzione dello stigma, abbattere i tabù e i pregiudizi legati alle patologie urogenitali maschili, favorendo un dialogo aperto e informato.

Il dottor Acito ha raccontato anche che nel corso del progetto all’Ipsia sono stati effettuati anche screening preventivi senologici e che nei giorni scorsi alla Farmacia Comunale hanno dato la loro disponibilità a sottoporsi ad ecografia quattro atleti della nazionale italiana di ginnastica artistica, che erano in quei giorni in seduta collegiale alla palestra Appoggetti in preparazione alle Olimpiadi di Parigi, ed ha ringraziato la Federazione ginnastica italiana per la collaborazione.

CONCLUSIONI DELLA PRIMA FASE DI PROGETTO

«Il progetto della Lilt di Fermo – concludono dal Comune – rappresenta un esempio virtuoso di come la prevenzione e l’educazione alla salute possano essere efficacemente integrate nel tessuto sociale e culturale di un territorio. La collaborazione con le scuole e le società sportive ha dimostrato l’importanza di un approccio multidisciplinare e comunitario per promuovere la salute e prevenire le patologie urogenitali maschili nelle fasce di utenza giovanile. Il successo di questa iniziativa incoraggia la prosecuzione e l’espansione del progetto, con l’obiettivo di raggiungere sempre più giovani e creare una cultura della prevenzione diffusa e radicata nel territorio».