Il Coordinamento associazioni per l’ex Fim scrivono al sindaco: «Subito il Forum di progettazione»

PORTO SANT’ELPIDIO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Coordinamento delle associazioni per la Ex-Fim hanno invito al sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella.

«Gentilissimo Signor Sindaco,
è nell’ottica di una collaborazione attiva tra cittadini ed Enti pubblici che ci siamo decisi a scriverLe questa lettera ‘aperta’ per ricordarle quanto ci siamo detti a metà aprile durante una riunione svoltasi ad Ascoli in occasione di un incontro conoscitivo su una situazione analoga a quella di Porto Sant’Elpidio e relativa all’area inquinata, da riqualificare e restaurare, della ex SGL Carbon.

A quell’incontro erano presenti anche Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno e presidente dell’ANCI Marche, Legambiente nella persona di Enrico Fontana e alcuni rappresentanti del Coordinamento per la Ex-FIM. Ne era scaturita una proposta interessante, la possibilità, cioè, di creare un Forum di progettazione partecipata anche nella nostra città, a cui anche Lei si è detto interessato.

Qualche settimana fa avevamo sollecitato la formalizzazione del Forum ma nonostante i solleciti formali e informali non abbiamo ricevuto, purtroppo, nessun tipo di riscontro. La situazione attuale è di attesa dei risultati delle analisi sui prelievi effettuati sulle mura della “Cattedrale” ma non ci sembra una motivazione valida per procrastinare l’avvio del Forum, in quanto i risultati non precludono la collaborazione che da sempre abbiamo cercato e cercheremo.

Dare vita a questo Forum ci sembra un bellissimo esempio di come pubblico, privato e associazionismo possano interagire e creare nuovi modelli di governance. È necessario, però, che la parte pubblica assuma un ruolo maggiormente attivo nell’interlocuzione con il privato e, ponendosi quale garante degli interessi della collettività, dimostri capacità di una visione strategica quanto più condivisa con i soggetti privati, con gli interlocutori pubblici e con i cittadini.

Chiediamo quindi un cambio di passo: che si inizi a guardare all’architettura esistente, per altro vincolata, come ad una potenziale risorsa; che la prospettiva sia di far dialogare e sintetizzare tutti gli interessi, pubblici e privati; che si reinterpretino i segni e gli spazi esistenti creando un equilibrio tra la stratificazione storica e il nuovo, senza fagocitare con una selvaggia e massiccia lottizzazione ciò che resta dell’Ex-FIM. Dobbiamo, invece, denunciare ancora una volta lo stato di abbandono, neanche lo sfalcio non viene praticato e l’accanimento distruttivo causati negli ultimi 15 anni circa attraverso la più totale incuria nei confronti di due beni monumentali vincolati, quali sono appunto la cosiddetta “Cattedrale” e la Palazzina Uffici.

Incuria e abbandono, però, non hanno sminuito il fascino che si sprigiona dalla “Cattedrale”, emblema dell’architettura industriale storica di un territorio che da quell’attività ha tratto anche la sua ricchezza.
È troppo volere per la nostra città, signor Sindaco, una rinnovata attenzione verso un manufatto iconico riconosciuto da tutta la comunità, restituendogli valore e mettendolo al centro di un progetto partecipato di riqualificazione di tutta l’area Ex-FIM?».