FERMO – Gli agenti della Questura di Fermo hanno denunciato un ventenne egiziano, pregiudicato, perché in possesso di un cospicuo quantitativo di stupefacente.
Dopo le diverse segnalazioni per furti, risse e danneggiamenti, i controlli presso il terminal dei bus “Mario Dondero” di Fermo hanno permesso di segnalare in solo 2 giornate, 2 extracomunitari per droga. Nello specifico, come comunicato pochi giorni fa, gli agenti fermavano un giovane tunisino che aveva in bocca dello stupefacente e, poco dopo, lo lanciava sopra la pensilina del parcheggio. Dopo essere stato segnalato quale assuntore di stupefacenti veniva invitato a presentarsi in Questura per regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano. A termine degli accertamenti di rito, non gli è stato rilasciato il permesso di soggiorno, in quanto non ne aveva i presupposti. Così avrebbe dovuto lasciare autonomamente il territorio italiano per non ricorrere alla procedura di accompagnamento coatto alla frontiera. Infatti, nei giorni scorsi veniva fermato nuovamente e, sapendo di essere stato inottemperante, simulava di stare male per darsi alla fuga.
Nella giornata di ieri però, gli investigatori mentre erano in transito a Porto San Giorgio, lo sorprendevano alla fermata dell’autobus. Così, una volta accertatisi che il giovane “simulatore” tunisino fosse salito sull’autobus, facevano una vera e propria incursione. Nello specifico i poliziotti, attendevano l’autobus che arrivasse nella fermata successiva e, una volta entrati all’interno, per il ventenne, che si era nascosto sotto i sedili, non vi era più scampo. Portato in Questura, dopo gli accertamenti di rito e le visite mediche, veniva subito dopo accompagnato al CPR di Palazzo San Gervasio in attesa di essere espulso dal territorio italiano.
Un altro duro colpo per il clan di Lido Tre Archi che, negli ultimi mesi, sta perdendo numerosi “attori” dello spaccio. Pochi giorni dopo veniva predisposto un altro servizio specifico denominato “alto impatto” nella provincia fermana, finalizzato proprio al contrasto della microcriminalità, dello spaccio e consumo di stupefacenti e delle risse tra i giovani nei luoghi di maggiore aggregazione e di ritrovo.
Infatti, proprio a inizio turno, alle ore 13.30 circa, il servizio interforze iniziava i predetti controlli presso il terminal dei bus “Mario Dondero” di Fermo, identificando così, molti studenti e viaggiatori in attesa dell’arrivo dell’autobus. Durante i suddetti controlli però, un giovane ragazzo, alla vista delle divise, si dava a precipitosa fuga sulle vicine scale mobili, in direzione centro. Gli agenti, vedendo il ragazzo fuggire, presumibilmente per non essere controllato, avvertivano un’altra pattuglia in borghese presente in zona, fornendo una breve descrizione dell’abbigliamento di quest’ultimo. I poliziotti in abiti civili, sentita la segnalazione dei colleghi, giungevano celermente in Piazzale Azzolino, ove, affacciandosi dal belvedere, notavano il ragazzo in questione nella salita di via Bernetti. I due agenti, quindi, si posizionavano alla fine della via e attendevano che il ragazzo arrivasse. Quest’ultimo, oramai stremato sia dalla precedente fuga che dalla ripida salita, alla vista degli agenti, tentava di disfarsi di un pacchetto di sigarette, ma veniva immediatamente fermato. Il pacchetto lanciato, veniva subito recuperato e, al suo interno, oltre alle sigarette, vi erano due involucri in cellophane con all’interno hascisc, per un peso di circa 4 grammi e 4 banconote da 50 euro. Il giovane, identificato dagli agenti, risultava un egiziano di 22 anni, residente in un appartamento gestito da una comunità a Fermo.
Gli agenti, da controlli in banca dati, appuravano che solo pochi mesi prima, ovvero a dicembre, il giovane era stato già segnalato per lo stesso motivo, ragion per cui questa volta gli investigatori decidevano di approfondire il controllo, recandosi presso la sua abitazione. Giunti all’ingresso, Grant, il cane antidroga della Guardia di Finanza, fiutava immediatamente qualcosa all’interno, infatti, poco dopo, segnalava al conduttore un armadio dove all’interno venivano rinvenuti altri 5 involucri in cellophane di hascisc di 10 grammi e, in mezzo ai vestiti, un ulteriore pezzo di oltre 30 grammi dello stesso tipo di stupefacente e un bilancino digitale.
Accompagnato in Questura, per gli atti di rito, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e tutto lo stupefacente rinvenuto, ovvero circa 50 grammi, sequestrato.