PORTO SAN GIORGIO – Nella serata di ieri, a Ginevra, le autorità svizzere in sinergia con i Carabinieri di Fermo hanno effettuato un arresto significativo grazie all’intensa attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Fermo e della Stazione di Porto San Giorgio.
Si tratta di un latitante romeno, classe 1975, già domiciliato a Porto San Giorgio, pregiudicato ed evaso dagli arresti domiciliari, colpito da ordinanza di misura cautelare di custodia in carcere. Il soggetto era evaso e immediatamente ricercato per gravi reati, tra cui la spendita e introduzione nel territorio dello Stato, senza concerto, di moneta falsificata, e per evasione, commessi rispettivamente a Giulianova il 16 agosto 2023 e a Porto San Giorgio il 10 maggio 2024.
Il provvedimento di cattura europeo è stato richiesto ed emesso dall’autorità giudiziaria e successivamente il latitante è stato localizzato e arrestato grazie all’intensa collaborazione tra i Carabinieri e le autorità svizzere, in particolare per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol. A rendere ancora più urgente l’attività di localizzazione dell’evaso – soggetto pericoloso poiché aveva intenzionalmente rotto il braccialetto elettronico che aveva alla caviglia, il fatto che lo stesso avrebbe architettato la fuga con l’intenzione di volersi recare all’estero (Nord Europa) per cercare e vendicare il presunto tradimento della ex compagna.
I Carabinieri, raccolti sufficienti elementi hanno subito avviato urgenti interlocuzioni con i collaterali del Nord Europa, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, non potendosi escludere che il soggetto potesse effettivamente compiere azioni violente contro la donna. In urgenza i Carabinieri hanno così allertato le polizie straniere interessate (per interessi e pregressi domicili dell’uomo e della ex) affinché attuassero idonee azioni di tutela nei confronti dell’interessata.
Una volta diramate allerte nazionali, sono state avviate altresì preliminari verifiche tecniche, appurando che effettivamente il medesimo, attraverso app di messaggistica stava inviando messaggi minatori alla donna dichiarando di essere diretto da lei (per tutela si omette il Paese specifico). L’uomo si è poi spostato in Svizzera dove poteva verosimilmente contare sull’appoggio di alcuni amici.
Questo arresto è frutto di un’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri di Fermo e dalla Stazione di Porto San Giorgio, che hanno saputo lavorare in sinergia con le forze dell’ordine svizzere. Un esempio chiaro di come la cooperazione internazionale possa risultare fondamentale nel garantire la giustizia e perseguire chi crede di poterla fare franca.
Il latitante, ricercato attivamente dal mese di giugno scorso, è attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria elvetica in attesa di una formale richiesta di estradizione. Questo arresto dimostra l’impegno costante dei Carabinieri nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel mantenere l’ordine, anche oltre i confini nazionali.
Sono già 6 (sei) i catturandi localizzati e arrestati all’estero da inizio anno ed i Carabinieri ribadiscono il loro ruolo cruciale in tale attività, sottolineando l’importanza di una professionale e costante cooperazione internazionale. Il comando provinciale di Fermo continua a lavorare incessantemente per assicurare alla giustizia tutti coloro che commettono reati, senza eccezioni.