PORTO SAN GIORGIO – Le volanti dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Fermo hanno rintracciato un bambino di quattro anni scomparso da diverse ore.
Nella notte fra il 2 e il 3 agosto giungeva al 112 N.U.E. la chiamata di una donna straniera la quale, piangente, raccontava di non aver più notizie del suo bambino di quattro anni.
Il piccolo si era recato con il papà – ex convivente della donna – in una piscina di un locale immediatamente fuori provincia, quando, verso l’ora di cena, dopo una breve chiamata dell’uomo nella quale quest’ultimo spiegava che stava venendo via dalla piscina, le comunicazioni si interrompevano. Il cellulare risultava non raggiungibile e la donna, temendo il peggio, dopo alcune ore, si rivolgeva alla Polizia.
Sono state lunghe ore di frenetiche indagini, nelle quali la macchina dei soccorsi si è messa in moto per trovare padre e figlio, attivando ogni possibile ricerca nei luoghi dove il papà avrebbe potuto recarsi con figlioletto.
Così sono stati controllati i luoghi frequentati abitualmente dal genitore del minore, come l’abitazione dei parenti o degli amici, e sono state diramate le informazioni sul veicolo in uso all’uomo a tutte le sale operative della provincia e di quelle limitrofe.
In campo ogni attività per assicurarsi che il bambino non corresse pericoli per la sua incolumità personale.
Sono state inoltrate le richieste di rintraccio a tutte le specialità della Polizia di Stato e delle altre Forze di polizia, della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e delle frontiere marittime e terrestri.
Il minore era scomparso nel nulla.
Grazie all’intuizione degli investigatori, si esaminavano anche i varchi di videosorveglianza dai quali, gli operatori della Questura, riuscivano ad ipotizzare la zona di ricerca più probabile, concentrandosi sul litorale sangiorgese.
L’epilogo della vicenda alle prime luci dell’alba, quando la volante ha individuato l’auto del papà parcheggiata davanti ad uno stabilimento balneare. Sono cominciate quindi le ricerche nella zona limitrofa e, dopo poco, l’uomo è stato avvistato mentre, assieme ad alcuni amici, festeggiava tranquillamente la serata, col figlioletto coperto e addormentato su un lettino della spiaggia.
L’incubo della mamma è finito ed il bambino è tornato finalmente nelle sue braccia. La donna ha sporto subito denuncia nei confronti dell’ex convivente il quale, a giustifica del proprio comportamento, ha asserito di aver deciso di tenere il figlio con sé durante la serata perché il bambino, stanco della piscina, si era addormentato e non voleva svegliarlo.
La posizione dell’uomo è stata segnalata alla magistratura che valuterà eventuali profili di rilievo.