MONTE RINALDO – Dal 5 luglio 2024 viene ampliato l’orario di apertura di uno dei luoghi più suggestivi delle Marche grazie alla collaborazione di Maggioli cultura e turismo, su iniziativa del comune di Monte Rinaldo. La struttura romana è un unicum assoluto nel Piceno, che stupisce per la sua straordinarietà. Il santuario, datato II-I secolo a.C., sorge isolato sulle colline di Monte Rinaldo, piccolo borgo in provincia di Fermo, senza altre strutture architettoniche a circondarlo. Dall’alto si apre una vista spettacolare che spazia sul panorama della vallata.
Visitare La Cuma, gioiello incastonato nel cuore delle Marche, significa compiere un viaggio nel tempo di oltre 2000 anni che conquista tutti i visitatori, adulti e bambini. Il progetto di Maggioli cultura e turismo si propone di dare vivacità all’area archeologica, con un calendario di visite guidate, performance e appuntamenti culturali pensati per ogni età e tipologia, dal teatro alla musica contemporanea, che animeranno l’area nei prossimi mesi.
I primi eventi speciali in programma sono: “Artemide festival” il 28 luglio, “Cuma sotto le stelle” il 2 agosto e lo spettacolo teatrale “Itaca per sempre” che andrà in scena il 4 agosto, a cura di Tau Teatri Antichi Uniti. I prossimi eventi sono in definizione.
Il Soprintendente ABAP per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, architetto Giovanni Issini spiega : «L’area archeologica statale di Monte Rinaldo è un luogo della cultura sempre più integrato alle dinamiche del territorio e aperto all’intera comunità. In questo contesto, soprintendenza e comune stanno attuando diversi interventi, rivolti sia al potenziamento dell’esperienza di visita, sia all’incremento delle opportunità di fruizione. L’ampliamento dell’orario delle aperture e il programma di eventi estivi vanno dunque letti come importanti segnali del ruolo di attrazione culturale esercitato dall’area archeologica La Cuma nel contesto regionale».
«La nuova azione sinergica, che stiamo ponendo in essere, – dichiara il sindaco di Monte Rinaldo, Gianmario Borroni – ha anche l’obiettivo di dare un ulteriore slancio al sito che dal 2016 è interessato da progettualità condivise con soprintendenza, università degli studi di Bologna e British school at Rome. Un nuovo progetto che fonda le basi su collaborazioni consolidate, al quale si affiancheranno diversi interventi di miglioramento dell’accessibilità, al fine di rendere sia il sito archeologico che tutta l’area circostante sempre più accoglienti».
Secondo Mauro Villa, direttore di Maggioli cultura e turismo: «Il modello di gestione e produzione culturale promosso da Maggioli a Monte Rinaldo riporta al centro il patrimonio storico dell’area La Cuma, come eredità culturale da valorizzare in stretta relazione con il territorio e le sue peculiarità. Un ruolo determinante è affidato alla professionalità degli operatori, alla cura del bene e alla collaborazione con la realtà sociale ed economica locale. Attiveremo anche un sistema di comunicazione e promozione in cui i visitatori saranno protagonisti, oltre ad un ricco programma culturale per rendere viva l’area archeologica sia di giorno che di sera».