PORTO SANT’ELPIDIO – «Sono discutibili le dichiarazioni di Gioia di Ridolfo membro della CPO elpidiense in merito al Centro di cultura islamico: la consigliera di FDI per mezzo stampa afferma che la sua localizzazione sia inopportuna, come ad intendere che ci siano dei centri culturali che possono avere sede nel cuore della nostra città e altri che debbano essere rilegati in zone periferiche» – questo è quanto si legge in una nota firmata da Annalinda Pasquali, consigliera comunale di Porto Sant’Elpidio e commissaria CPO, e da Alessandra Rocchetti, Commissaria CPO.
«È necessario ricordare – prosegue la nota- che in qualità di commissaria della CPO cittadina la Di Ridolfo si occupa dei diritti di tutte le persone con l’obiettivo di rimuovere ogni discriminazione e gli ostacoli che si frappongono alla reale parità, tra cui quelli di avere un luogo sicuro ed accessibile dove gli individui di una stessa religione e cultura si possano incontrare. Sempre nella sua comunicazione pubblica la Di Ridolfo dichiara che il futuro rinnovato spazio del centro culturale islamico può favorire infiltrazioni terroristiche e criminali, cavalcando un pregiudizio molto diffuso e venendo meno anche al ruolo per cui è stata eletta, cioè di rappresentare tutti i cittadini elpidiensi, di qualsiasi religione ed estrazione culturale. Inoltre, al contrario di quanto ritenga la Di Ridolfo, centri di aggregazione culturali come quello islamico, peraltro già esistente da decenni nella nostra città, sono luoghi controllati e di prevenzione perché favoriscono l’integrazione, come anche spiegato da El Fanni presidente della comunità islamica.
Ancor più gravi le affermazioni della vicepresidente alla Commissione pari opportunità, candidata in una lista di centrodestra, in merito alla morte violenta di Jeddi Osama nella mattina del 30 Maggio in Piazza Garibaldi che ha sconvolto la nostra comunità. A poche ore dall’accoltellamento in una delle pagine Facebook più cliccate dagli elpidiensi, la Fiorini scrive “Io l’ho detto paro paro… E aggiungo peccato..tanto peccato” a seguito di alcune esternazioni di utenti che scrivono di come sia uno spreco economico della sanità pubblica curare i “quattro delinquenti”, tra i cui il giovane morto a poche ore dal trasporto a Torrette, proponendo che vengano lasciati morire lì dove vengono trovati e buttati in discarica».
«Come componenti della commissione pari opportunità cittadina- concludono la Pasquali e la Rocchetti- esprimiamo preoccupazione per le esternazioni pubbliche della Fiorini. Prendiamo le distanze dalle sue parole e da quelle della Di Ridolfo e chiediamo la stessa cosa all’assessora Torresi e alla presidente Iannone; inoltre, chiediamo a entrambe che convochino con urgenza un incontro con tutte le commissarie per capire quali obiettivi si propone la commissione in merito all’Articolo 3 della Costituzione di cui la commissione stessa è garante. Infine, oltre al dibattito interno chiediamo di promuovere incontri formativi e informativi volti a contrastare ogni tipo di pregiudizio, stereotipo e discriminazione».