FERMANO – Il contesto territoriale della provincia di Fermo è stato ultimamente caratterizzato da alcuni fenomeni di micro criminalità, minanti la percezione di sicurezza dei cittadini. L’Arma dei Carabinieri di Fermo ha continuato con impegno costante e la propria incisiva azione di tutela della legalità e della sicurezza, attraverso una serie di controlli mirati e tempestivi, nonché intensificando le attività preventive per contrastare ogni tipologia di reato.
Nei giorni scorsi in diverse località della provincia, i Carabinieri delle Compagnie di Fermo e Montegiorgio hanno concluso diverse attività investigative, denunciando più persone alla Procura della Repubblica di Fermo. In dettaglio:
- A Fermo, i Carabinieri della locale Sezione Radiomobile hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un 35enne italiano, risultato destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in quel comune, emesso dal Questore di Fermo.
- Ad Altidona, ancora i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Fermo, hanno denunciato un 28enne italiano. Lo stesso è risultato assente in casa in occasione del controllo eseguito dai militari, nonostante sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in esecuzione di una ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Pesaro, il giovane, nell’ aprile 2025, a Mondolfo (PU) era stato infatti trovato in possesso di 19 chilogrammi di hashish.
- A Porto Sant’Elpidio, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato una 39enne di origini marocchine. La donna è stata controllata a piedi in quel centro, ma è risultata destinataria di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Porto Sant’Elpidio, emesso dal Questore di Fermo.
- A Montegranaro, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un 28enne tunisino, che sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, ha violato le prescrizioni impostegli. L’uomo, oltre a non aver ottemperato all’obbligo di firma presso quel Comando, è risultato assente durante più controlli notturni eseguiti presso la sua abitazione. La sorveglianza speciale è una misura di prevenzione personale prevista dall’ordinamento giuridico italiano, avente lo scopo di impedire che una persona ritenuta pericolosa per la sicurezza pubblica commetta nuovi reati. In sintesi, è uno strumento giudiziario preventivo finalizzato a limitare comportamenti pericolosi per la collettività mediante l’imposizione di obblighi e divieti, pur non costituendo una pena.
Questi episodi, confermano la costante attenzione e l’operatività dell’Arma dei Carabinieri nel presidiare il territorio fermano con il fine di tutelare la comunità e prevenire i reati assicurando che le sanzioni e i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria siano effettivamente rispettati.
