Confartigianato e Cna scrivono al Governo: “Necessarie misure urgenti a sostegno del settore moda”

APPELLO – Confartigianato Moda e Cna Federmoda chiedono misure urgenti per il settore. L’appello, lanciato a livello nazionale al Governo, è amplificato anche sul territorio da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e da Cna Fermo, che mandano un appello alla politica locale affinché dia corpo alle necessarie misure a tutela di un comparto strategico per il tessuto produttivo marchigiano.

Le proposte sono molteplici ed abbracciano vari campi del settore moda.

Innanzitutto la sospensione dei versamenti contributivi ed erariali per 12 mesi a partire dal 1° giugno prossimo e il rientro graduale dei contributi e delle imposte dovute attraverso 4 rate trimestrali a tasso zero di cui la prima al 30 giugno 2025.

Altra richiesta riguarda la CIG in deroga a valere per tutte le tipologie di imprese della moda per 6 settimane sotto e sopra i 15 dipendenti e /o il rifinanziamento degli Enti bilaterali, oltre che l’esenzione delle quote di partecipazione alle manifestazioni di ICE Agenzia fino al 31 luglio 2025.

Ancora, Confartigianato Moda e Cna Federmoda chiedono che tramite il fondo per il Made In Italy si possano prevedere finanziamenti per liquidità a tasso 0 o calmierato rimborsabili in 6 anni a copertura del 20% dell’indebitamento, inoltre eventuali sospensioni prestiti bancari o Simest o Sace rateizzate in coda ai finanziamenti o, in alternativa o aggiunta, la rimodulazione dei finanziamenti in corso nei termini stabiliti e definiti per legge, aggiungendo la possibilità di inserire o ricalcolare un periodo di preammortamento di massimo 12 mesi, sempre nei termini previsti dalla legge.

Inoltre, la risoluzione, tramite annullamento, dell’annosa questione del recupero del credito di imposta per ricerca e sviluppo per le Pmi della moda per le imprese che hanno utilizzato il credito d’imposta campionari per il quale, sino alla risoluzione n. 41 del 2022 era confermata la circolare del MiSE n. 46586 del 2009 che prevedeva, per i costi di alcune fasi di realizzazione del campionario, l’ammissibilità al credito d’imposta.

Infine, le due organizzazioni sostengono che andrebbe previsto un contributo per rafforzare le posizioni di mercato e il consolidamento dei progetti d’investimento in marketing, digitalizzazione, sostenibilità ambientale e aggregazioni di imprese.