PORTO SAN GIORGIO – «Nonostante il divieto, molti locali somministrano bevande alcoliche ai giovanissimi, le segnalazioni delle famiglie sono numerosissime. È tempo di denunciare» scrivono in una noto il comitato ”Famiglie sicurezza” dopo diversi casi di cronaca negli ultimi giorni.
«Una festa dedicata ai giovanissimi, dove si sono visti fiumi di alcol, adolescenti ubriachi e per finire una rissa sedata a fatica da alcuni genitori passati di lì. È il bilancio del mercoledì sera sul lungomare nord di Porto San Giorgio, in uno stabilimento balneare che ogni settimana organizza feste per ragazzi nati tra il 2010 e il 2012 e che sulla locandina pubblicizza il costo della pizza ma anche il costo di chi mangia e vuole anche alcol. Riteniamo assurda questa situazione, il comitato per la sicurezza si chiede se è possibile assistere inermi a una tale situazione che si ripete anche in altri locali notturni – continuano -. È oggi facilissimo accedere agli alcolici, a qualsiasi età, abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte di genitori che sono passati sul lungomare e si sono resi conto di questa estrema disinvoltura con cui si vendono bevande alcoliche, a volte ad appena 5 euro, dunque ben accessibili a tutti»
«Il nostro comitato nasce proprio per promuovere un sano e corretto divertimento e di certo non si risolvono certe situazioni solo con la repressione ma anche cono iniziative di sensibilizzazione e di supporto, alle famiglie e agli stessi adolescenti. Certo è che se si vuole solo fare cassa, per queste serate estive, approfittando della fragilità di ragazzi che hanno evidentemente delle difficoltà, allora non ci stiamo più e siamo costretti a intervenire – spiegano -. Abbiamo segnalato la situazione sia al sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, che a tutte le autorità del territorio e alle forze dell’ordine, perché si passi ad un controllo più serrato proprio nei confronti dei locali che di certo non si possono permettere delle serate di chiusura in piena stagione e che magari si impegneranno per un maggior controllo. Se è vero che non è facile controllare chi si procura bevande alcoliche fuori dal locale, è vero pure che certe situazioni all’interno invece si possono e si devono prevedere, il sano divertimento si costruisce sul serio e non pubblicizzando sulla locandina, in una serata di festa specificamente dedicata ai minorenni, che si offre la pizza con l’alcol a 15 euro».
«Il comune ha di fatto vietato la vendita di alcolici ai minori, le stesse famiglie sono invitate a denunciare esplicitamente qualora fossero a conoscenza di atteggiamenti contrari a tale divieto. Noi continueremo ad insistere su questo punto, il protocollo d’intesa che il Prefetto ha fortemente voluto con tutti i soggetti che in qualche maniera fanno parte della cosiddetta ‘movida’ della costa prevede proprio un invito congiunto in questo senso, perché non si debbano più registrare situazioni come quelle viste mercoledì notte e giovanissimi e giovanissime pieni/e di alcol fino a stordirsi».