ORTEZZANO – Lunedì 10 giugno è stata riaperta la chiesa di Santa Maria del Soccorso ad Ortezzano, a conclusione dei lavori di miglioramento sismico ed interventi di restauro necessari a seguito dei danni subiti in occasione del sisma del 2016.
Un attento lavoro di consolidamento e restauro è stato possibile grazie ai fondi derivanti dall’Ordinanza Commissariale n°105 del 17 settembre 2020 nella quale era incluso e finanziato – appunto – l’intervento sulla Chiesa di Santa Maria del Soccorso – Ordinanza 395/2020: 360 ID Reg. n. 6124 del piano di Opere di miglioramento sismico ed interventi locali finalizzati a garantire la continuità dell’esercizio del culto a seguito degli eventi sismici iniziati il 24 Agosto 2016.
L’Arcidiocesi di Fermo, in qualità di Ente Attuatore, ha proceduto nell’intervento il cui progetto è stato redatto dall’Arch. Dania Cataldi e dall’Ing. Vincenzo Mammarella che hanno ricoperto anche l’incarico di Direttore dei lavori; i lavori sono stati eseguiti Ditta Esecutrice Evandri Pietro di Monte Vidon Combatte; Responsabile tecnico della procedura: Geom. Demetrio Catalini. L’intervento è stato interamente finanziato grazie all’Ordinanza 105 del 17.09.2020 per un importo pari a € 154.737,10 +iva.
«L’intervento di risanamento statico ed adeguamento sismico è stato concepito – sottolineano i due progettisti – non solo come mero adeguamento delle strutture alle azioni sismiche ma è stato inserito in un più ampio progetto di restauro e risanamento globale dell’edificio monumentale.In questo modo si è risposto alle esigenze di ottenere opportuni livelli di sicurezza da un punto di vista strutturale nel pieno rispetto del pregio architettonico dell’edificio. Si ritenuto necessario procedere con un approccio interdisciplinare che tenesse conto sia degli aspetti architettonico-artistici del manufatto (anche in relazione al suo contesto storico) sia degli aspetti tecnici (che vanno dal rilievo, allo studio dell’edificio, alle modalità costruttive, ai materiali, ad un’analisi dei quadri fessurativi attuali e ad un’analisi della sua storia sismica)».
Alla luce di ciò i principali interventi hanno riguardato la copertura e il consolidamento di murature ed intonaci nonché l’inserimento di catene