FERMO – Andy Wharol, Mirò, Oliviero Toscani, Jeff Koons, Keith Haring, Milo Manara, Banksy. Sono soltanto alcuni degli artisti autori delle oltre 230 copertine di vinili che saranno esposte a Palazzo dei Priori di Fermo. Inaugura giovedì 8 agosto 2024, alle ore 19, la mostra “Musica da guardare. Copertine d’autore e vinili dal 1940 a oggi”, a cura di Alessandro Biocca. La mostra è promossa dal comune di Fermo e organizzata da Maggioli Cultura e Turismo e si aggiunge alla ricca offerta culturale del circuito dei Musei di Fermo.
La suggestiva mostra “Musica da guardare” toccherà più generi musicali, regalando una panoramica sulla storia della musica e dell’arte moderna e contemporanea dagli anni ’40 ad oggi, attraverso le copertine d’autore dei vinili e alcuni tra i suoi più grandi protagonisti.
I vinili esposti sono una selezione scelta dalla vasta collezione privata di Alessandro Biocca, composta da oltre 8500 vinili, frutto di una meticolosa ricerca, raccolta e catalogazione condotte in oltre 35 anni. Una mostra che incanterà gli appassionati di musica e non solo, con più categorie artistiche esposte, dalla grafica al fumetto alla fotografia.
«Un’altra iniziativa culturale che arricchisce il variegato calendario di proposte estive e che in questo caso durerà fino a novembre – ha detto il sindaco Paolo Calcinaro – una selezione di vinili dalla collezione privata di Alessandro Biocca che ringraziamo, insieme a Maggioli Cultura per il coordinamento e che permetterà di far riassaporare un mondo a chi lo conosce e di scoprirlo a chi lo vede per la prima volta».
«Un’esposizione curiosa e originale – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – che darà modo di esplorare un universo che ha sempre il suo fascino, che ha tanti cultori ma potrà essere conosciuto da chi non ha vissuto il vinile e assaporare così il gusto di vedere copertine che hanno fatto la storia della musica internazionale. Un grazie a Maggioli Cultura per il lavoro ricercato e di grande interesse che porta avanti con l’amministrazione comunale».
Spiega il curatore e collezionista Alessandro Biocca: «La vera mancanza, che nessun dispositivo digitale potrà mai colmare, è quella che viene data dall’esperienza visiva. Quella regalata dalla copertina di un disco e che ha avuto il suo massimo picco nel periodo che va dal 1948 al 1982 ovvero, nella parabola che inizia quando l’LP è stato inventato e termina quando è stato presentato il primo Compact Disc».
La mostra sarà visitabile fino al 3 novembre 2024.